Hub USB-C sono diventati ormai necessari per l’utilizzo con i portatili di ultima generazione che non offrono più le classiche porte USB A. Le nuove porte USB C consentono di ottimizzare i collegamenti e utilizzare un solo cavo per gestire tutti i nostri accessori elettronici. Grazie alle caratteristiche di USB C e USB 3, tramite un Hub USB-C è possibile trasferire dati a velocità mai viste prime oltre a ricaricare velocemente i nostri computer portatili, smartphone o table.
Hub USB MacBook
Quanti di noi si sono trovati a dover acquistare un Hub USB-C per MacBook dove collegare dispositivi USB A?
Dopo 5 anni di servizio, la batteria integrata del mio MacBook Pro (Retina, 13-inch, Early 2015) ha deciso di gonfiarsi al punto di rendere instabile la scocca appoggiata al tavolo e inutilizzabile la tastiera. Il MacBook Pro Early 2015 si è sempre dimostrato all’altezza del suo nome, nessun problema di sorta in 5 anni di utilizzo intensivo sia in ufficio che mobilità. Mai avuto necessità di un Hub USB-C grazie alle tre porte USB, in casi estremi ricordo di aver sfruttato le porte integrate nel monitor.
USB C vantaggi e svantaggi
La connessione USB-C ha diversi vantaggi rispetto ai precedenti USB A o USB B: la velocità prima di tutto, doppia rispetto all’USB 3 e circa 20 volte rispetto ad USB 2, ma anche il design, per la prima volta simmetrico, così da poter inserire il connettore in entrambi i modi. Decisamente comodo poter alimentare un dispositivo (computer/iPad) e la compatibilità con il “vecchio” Thunderbolt 3.
Per il successore non ho avuto molte scelte, l’IT aziendale aveva disponibile solamente il MacBook Pro 16 pollici. Non male sicuramente, nulla di cui lamentarmi anzi! Questione di qualche giorno per il provisioning ed ecco arrivare il nuovo MacBook Pro (16-inch, 2019). Decisamente un gran bel passo avanti sia in termini di hardware che di qualità del display, ma di questo parleremo in un articolo successivo simile a quello per HP Instant Ink. Peccato che la dotazione standard non preveda alcun Hub USB-C per collegare i dispositivi che precedentemente avevo collegato via USB B.
Hub USB-C quale scegliere
Normalmente ho necessità di tenere collegati al Mac la Yubikey, la webcam Logitech C920 ed il disco esterno per il backup TimeMachine, qualche volta anche le cuffie USB. Sebbene la Yubikey si stata rilasciata in versione USB-C, quella in mio possesso è ancora USB-A. L’Hub USB-C si collega al MacBook Pro tramite una singola porta USB-C e mette a disposizione, tra le altre, due porte USB-B. In questo modo posso tenere collegati senza problemi i miei dispositivi anche in mobilità senza avere cavi o adattatori in giro. A dire il vero, per la webcam C920 non uso l’Hub USB-C ma l’HUB integrato nel mio monitor esterno collegato a sua volta tramite USB..
Un hub USB-C ha da un lato un cavo con connettore USB Type-C (o più connettori, in base a modello o design), mentre dall’altro lato si presenta quasi come una piccola scatola piena di porte. Il suo scopo è proprio quello di espandere le funzionalità di una porta USB Type-C in modo da offrire maggiore versatilità e possibilità di collegamento.
Primo impatto con MacBook Pro 16
Il primo impatto con il MacBook Pro 16″ è stata la totale assenza di porte USB-A in favore di quattro USB-C. Non un grande problema per chi non utilizza periferiche esterne, peccato che nel mio caso la configurazione della postazione work from home preveda un monitor Dell via HDMI ed un hub USB per Yubikey, disco TimeMachine e cuffie USB.
Inizialmente mi sono dotato dell’Adattatore multiporta da USB‑C ad AV digitale originale Apple acquistabile su Amazon.it ad un prezzo inferiore allo store di Cupertino.
Dopo nemmeno una settimana di utilizzo avere una sola porta USB si è rivelato essere estremamente limitante nonostante abbia un piccolo hub esterno. Collocare questo adattatore sulla scrivania vicino al mio MacBook Pro è risultato scomodo e l’effetto finale era quello di una scrivania sempre in disordine.
Porte USB C MacBook
Il MacBook con solo porte USB-C è argomento ben diffuso e sono innumerevoli gli hub (o docking station) che consentono di collegare molteplici e diverse interfacce tra cui HDMI, Secure Digital, Micro Secure Digital e USB A 3.0. Da anni sono un felice possessore di diverse power bank Anker, per questo ho cercato hub dello stesso produttore.
Con somma gioia ho trovato un adattore docking station USB -C 7 in 2. Questo prodotto si collega al lato sinistro del Mac e occupando 2 porte USB-C rende disponibili 2 USB A 3.0, 2 USB-C, 1 HDMI, una Micro Secure Digital ed una Secure Digital. Il costo dell’Anker Hub USB C 7-in-2 è decisamente interessante, in offerta a poco meno di 40 euro con spedizione gratuita.
Migliori 3 Hub Usb C
Dopo quasi un anno di utilizzo dell’hub Anker posso solo riconfermare la mia scelta. A dispetto dell’adattatore Apple, quello Anker non si scalda a parità di dispositivi connessi. Esteticamente Anker ha fatto un eccellente lavoro, una volta connesso l’hub Anker sembra parte integrante del MacBook Pro. E per quando si è in movimento, la confezione include una comoda borsetta per riporre l’hub in sicurezza senza pericolo di graffi o polvere.
L’HUB UGREEN 6 in 1 è un degno sfidante dell’Anker. Ad un prezzo decisamente minore si presenta con un design meno ricercato ma altrettanto funzionale e comodo anche in mobilità. Sul piano dei collegamenti nulla di rivoluzionario per questa fascia di prodotti.
Il Baseus è invece più simile ad una vera e propria docking station. Non proprio votato alla mobilità, questo HUB USB-C offre un grand numero di porte e collegamenti oltre ad una forma che ben si adatta a stare sotto al vostro computer, proprio come una classica docking station. Prezzo molto interessante visto il numero di porte a disposizione.