IT-Alert è il sistema di allarme pubblico nazionale creato e gestito dal Dipartimento della Protezione Civile italiana. Nessun sistema di spionaggio o applicazione malevola da installare sul proprio cellulare o smartphone.
IT-Alert, il sistema di allarme pubblico
IT alert è il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale nato per informare direttamente la popolazione in caso di calamità naturali o altri eventi di sicurezza pubblica. L’allerta diffusa tramite IT Alert è diramata automaticamente a tutti i telefoni cellulari accesi e connessi alla rete cellulare (non necessariamente Internet) in una determinata area geografica.
Le allerte consistono in messaggi relativi a gravi emergenze o catastrofi. Il progetto è in fase di sperimentazione, sebbene la tecnologia Cell Broadcast (CB) sia già stata utilizzata a fine anni 90.
A cosa serve IT Alert
A regime, la Protezione Civile Nazionale, potrà utilizzare la diffusione di messaggi broadcast IT Alert per informare circa eventi emergenziali e pubblica sicurezza. L’obbietto è “favorire l’adozione delle misure di autoprotezione in rapporto alla specifica tipologia di rischio e al contesto di riferimento“. I messaggi del servizio IT-Alert sono veicolati tramite il servizio cell-broadcast (CB) già attivo e funzionante in Italia. Il primo utilizzo del CB risale al 1997 quanto TIM e Omnitel lanciarono le offerte “City” con tariffazione differenziata a seconda che la chiamata fosse verso la propria provincia o meno.
Il servizio gratuito IT Alert opera in parallelo ai sistemi di allarme e sicurezza già attivi anche localmente.
IT Alert e geolocalizzazione
La disinformazione sul servizio di allarme pubblico nazionale è stellare. La realtà e – soprattutto – la conoscenza delle moderne tecnologie ci insegna che il servizio funziona in maniera unidirezionale e broadcast. In altre parole, il dispositivo connesso alla cella riceve il messaggio senza necessità di applicazioni installate o connettività Internet. Non è previsto alcun flusso di informazioni dal dispositivo verso cella se non quelli legati alla consegna del messaggio, nessuna posizione è condivisa.
Chiunque parli di disattivare IT Alert o la geolocalizzazione non sa di cosa si stia parlando anche perché ogni volta che un cellulare si collega alla rete, questa ne conosce implicitamente la posizione. La posizione è necessaria per il funzionamento della rete e sebbene non sia precisa come avere le coordinate GPS, grazie alla triangolazione è possibile confermare la posizione del dispositivo con buona approssimazione.
IT Alert e privacy
Dal punto di vista della privacy, IT Alert non impatta minimamente con la sfera personale e l’insieme delle informazioni protette dal GDPR. Ancora meglio, il principio su cui si basa IT-Alert è unidirezionale ossia le informazioni arrivano al telefono senza bisogno di alcun ritorno.
Basta pensare che il Cell Broadcast funzionava già nel 1997 quando i cellulari avevano ancora il display monocromatico, figuriamo la possibilità di conoscere la propria posizione GPS. Non serve infatti installare alcuna applicazione per ricevere il messaggio gratuito in caso di emergenze e assimilabili. In tale fattispecie, il telefono inizierà a suonare con un nuovo diverso dal normale al fine di attirare immediata attenzione da parte dell’utente. Il telefono presenterà sullo schermo il contenuto dell’allerta e lo manterrà visibile sullo schermo finché l’utente non lo cancellerà.
Il servizio utilizzato dal progetto si chiama cell broadcast e prevede la trasmissione, da parte di ciascuna cella telefonica appartenente alla rete, di brevi messaggi testuali. I messaggi di testi diffusi tramite cell broadcast possono contenere fino a 1395 caratteri e sono destinati a tutte le stazioni mobili presenti nella propria area di competenza, da cui deriva il termine broadcast.
Come funziona
I dispositivi cellulari non ricevono i messaggi da spenti o fuori copertura cellulare.